Cos'è il linguaggio inclusivo?


Spunti e consigli su come costruire un testo inclusivo


Scrivere in maniera inclusiva non è certo una cosa semplice, soprattutto con una lingua come l’italiano che, a differenza dell’inglese a esempio, non ha un genere neutro. Come si scrive quindi un testo inclusivo e come imparare a integrare questo linguaggio nella comunicazione professionale o di tutti i giorni?



Le basi della scrittura dell’italiano inclusivo

Gli strumenti e i segni grafici che abbiamo a disposizione per scrivere in italiano inclusivo sono diversi. Noi abbiamo scelto in particolare di focalizzarci sull’introduzione di una nuova vocale al singolare e al plurale per declinare le parole senza connotato di genere.

La vocale si chiama schwa, nello specifico la schwa corta per le parole al singolare “ǝ” e la schwa lunga per le parole al plurale “з”. Un esempio pratico: la parola “ragazzo/ragazza” diventa ragazzǝ e la parola “ragazzi/ragazze” diventa invece ragazzз.

L’uso della vocale schwa, a differenza degli altri segni grafici come l’asterisco o la x, porta con sé una serie di vantaggi. Anche se è un suono vocalico che non fa parte del nostro alfabeto e non corrisponde a nessun fonema specifico, è un suono molto diffuso in inglese e che in realtà è usato anche in tantissimi dialetti italiani. Il suono è simile alla vocale che i napoletani usano per l’imprecazione “mamm’t”.

Il problema dei pronomi

Quella dei pronomi è una questione spinosa, in quanto, a differenza di altre lingue, non abbiamo un caso o un pronome neutro. Ad oggi non esiste in italiano una soluzione linguistica che possa funzionare da pronome neutro. Per questo possiamo cercare di utilizzare alcuni espedienti per “aggirare” il problema:


Oltre al linguaggio c’è di più!

Scrivere un testo o usare i social in maniera inclusiva non significa soltanto usare un linguaggio che possa parlare a tutte le persone. Un testo scritto e orale per essere inclusivo dev’essere anche fruibile per le persone che presentano disabilità. Un testo, per risultare accessibile alle persone ipovedenti, dovrà essere costruito in un formato adatto a supporti e lettori specifici. Quando usiamo invece le Stories parlate, su Instagram o Facebook, possiamo pensare di inserire sempre i sottotitoli per comunicare così anche con persone affette da disturbi dell’udito.


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Fonti e spunti bibliografici:

https://www.italianoinclusivo.it/
https://www.bossy.it/come-costruire-un-testo-inclusivo-intervista-ad-alice-orru-copywriter-e-traduttrice.html
https://lafalla.cassero.it/lo-schwa-tra-fantasia-e-norma/